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Critica

Salvatore Lanzafame

Una pittura di paesaggio

Une œuvre d’art est un coin de la création vu à travers un Tempérament.
Un'opera d'arte è un angolo di creazione visto attraverso un temperamento.
Emile Zola, Mes haines, 1879.

Nei suoi materici dipinti, Salvatore Lanzafame abolisce le linee che organizzano la forma della pittura di rappresentazione per lasciare il posto ad un intimo sistema di segni. Conquista lo spazio dell'immaginario e, servendosi di un pensiero calcolante, restituisce un paesaggio evocato e quindi soggettivo.
Manifesta anche, attraverso questo suo personale linguaggio, il nuovo, progressivo e sempre crescente interesse da parte dell'uomo verso il proprio spazio emozionale, in relazione ad un territorio più o meno antropizzato. In una forma di rispecchiamento e finanche di identificazione, dimostra come sia centrale, per il nostro paradigma culturale, il rapporto tra il corpo (biologico e sociale, individuale e collettivo) e lo spazio da esso abitato e con cui è in perenne relazione.
E' una deriva di senso che potrebbe facilmente sfuggire di mano, rischiando in ogni momento di perdersi nell'insensato, fino a scomparire addirittura alla percezione stessa. Ma Salvatore Lanzafame stringe saldamente le redini della sua vigorosa creatività, sicchè solo la sensibile e sapiente interpretazione dei colori e della luce dettano le regole di questo rischioso e azzardato gioco cromatico sulla tela.

Domenico Amoroso (2016).


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